QUESTO
NON E' UN LIBRO
( E' solo un espediente dell'autore per
spiegarvi le intuizioni del
McLuhan cinquant'anni
dopo...)
QUESTO NON E' UN
LIBRO
Sembra una frase di Magritte scritta sotto la sua famosa
pipa, invece è proprio così. Questo non è un libro o per lo meno non lo è nel
senso classico del termine, essendo in questi ultimi anni cambiati tutti i
parametri di un libro, di come era fatto, di chi lo scrivesse e di chi sono
stati per secoli i suoi fruitori. Infatti, nel momento in cui lo sto scrivendo
– non su carta, non usando l'inchiostro e nemmeno la penna, tanto per
sottolineare le differenze – non posso escludere che per uno strano rigurgito
culturale, queste note finiscano stampate su di un supporto di carta, rilegate
e distribuite. Dove? Non certo il libreria, o meglio le probabilità che finisca
solo in libreria sono molto ridotte, perché quello è il luogo dove è
incartapecorita la stampa degli ultimi secoli con i suoi autori classici messi
negli scaffali per avvicinarci ai quali dobbiamo zigzagare attraverso tavoli ed
esposizioni dove si riversano trenta nuovi titoli al giorno, diecimila all'anno
che con le loro copertine colorate vivono lo spazio di qualche settimana.
Infatti, escluso un centinaio di autori che possiamo
ritenere intellettuali che si nutrono e sfornano letteratura, quindi vivono,
esistono, si alimentano con il libro, altri autori con il libro hanno un
rapporto occasionale, come la fermata obbligatoria in una stazione per il
rifornimento in vista di un viaggio che porterà altrove. Autori come
giornalisti, che una volta scrivevano le loro inchieste sui giornali che li
stipendiavano, ora scrivono libri che li porteranno in televisione a parlare
dei temi scottanti delle loro inchieste. Comici che si sono affacciati alla
televisione e che grazie alla coazione a ripetere sono rimasti impressi nella
memoria effimera del pubblico, approfittano del momento di popolarità per
scrivere un libro a cui allegheranno un CD con il loro ultimo spettacolo,
sperando di generare la richiesta di altri spettacoli. Attrici scrivono libri
di ricette e cantanti memorie sui loro inizi che diventeranno sceneggiature di
film giovanilistici.
Insomma, se fino al 1700 i libri erano scritti
prevalentemente da coloro che li leggevano, se col romanticismo l'idea della
fama e dell'immortalità risiedeva tutta nell'aver scritto un libro importante,
oggi il libro è una tappa di un percorso che porta dalla notorietà (per pubblicare un libro devi
già essere conosciuto) alla celebrità. La fama eventualmente verrà attraverso
altri mezzi.
Questo, quindi non è un libro ma un espediente escogitato
dall'autore per far il punto sul McLuhan quarant'anni dopo. Non è scritto in
modo rettilineo ma circolare: vuol dire che potete aprirlo a caso e finire di
leggere dove vi pare, senza alterare la struttura di questa conversazione.
E per ora, fermiamoci qui.
continua
in lettura gratuita qui:
https://drive.google.com/open?id=1mcrStO3J7vNw_pd7GLzo-kUI-IQmJDh1TJnhaJ5ndhg
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