lunedì 28 novembre 2016

FREE BLOGGER chi se lo ricorda?



FREE BLOGGER!

Si parlava di vino, ricordate? Si diceva di generazioni di produttori seduti su colline ereditate da antichissimi avi, che contro ogni innovazione, in nome della tradizione più pura producevano un prodotto sempre più nobile, sempre più specializzato che per riconoscerlo era fiorita una specifica letteratura, - così come sempre nasce una terminologia per iniziati attorno ad un argomento di casta, siano essi medici, legislatori, o programmatori di computer, c’è sempre la verbalizzazione di concetti elementari espressi con un gergo da iniziati – e per descrivere quel vino, collocato in quel vitigno di quella nicchia, prodotto da quella casa in quello specifico anno, vino che risultava vellutato al palato con retrogusto acidulo con vago sentore di mandorlato che titillava il velopendulo (sto scherzando) occorreva caricarsi di una cultura vinicola da intimidire le anime più semplici, un po’ come registrare il timore che prendeva l’omino qualunque che desiderasse comprare un libro di cui aveva sentito vagamente parlare in un altro contesto e che dovesse affrontare il cerbero del libraio che aveva letto tutto, che sapeva tutto e davanti al quale si dovesse mostrare tutta la propria ignoranza.

Arrivarono i barbari e confezionarono un prodotto uniforme che quasi non si distingueva uno dall’altro e un critico che su una rivista a larghissima tiratura a quei vini dava un punteggio come le stelline che si mettono ai film: cinque stelle ottimo, quattro buono, eccetera.
La conseguenza fu che il vino perse l’anima ma acquistò un mercato tanto vasto che oggi trova i suoi consumatori in Cina, nello Yemen, a Timbuctu e in tutti quei luoghi dove non sarebbe MAI penetrato.
Vebbè, questo discorso lo continueremo in un altro contesto.

Oggi vorrei parlarvi del barbaro più barbaro che più barbaro non c’è: Beppe Grillo.
Un comico che essendo stato escluso dal mezzo di comunicazione che lo ha reso celebre, ha scoperto che le nuove tecnologie possono attaccare e distruggere le cittadelle medievali della comunicazione.

L’ultima delle sue iniziative, forse la meno riuscita in campo mediatico, è stata il chiamare a raccolta il popolo del Web per una sacrosanta battaglia contro il bavaglio che il potere vorrebbe mettere alla controinformazione. L’ha chiamata:

FREE BLOGGER
NO ALLA LEGGE CASSINELLI

invitando i bloggers a mandare una propria fotografia, con questa modalità:

Inviate le vostre foto con la scritta: "FREE BLOGGER":
Invia una mail a
freeblogger@beppegrillo.it con:
- Oggetto: il tuo nome
- Testo: indirizzo del tuo blog
- Allegato: la tua foto con un cartello "Free Blogger"
Le foto appariranno nella barra superiore del blog.

e le ha pubblicate qui:




Il McLuhan scriveva che quando si comincia con un nuovo mezzo di comunicazione, poi non si sa in che direzione esso va a trasformarsi, e lo stesso è successo a questa iniziativa che da testimonianza di dissenso, senza regia, e senza altri fini, piano piano si è trasformata nel più grande murales del Web, un’espressione artistica d’arte contemporanea dove, come in un grandioso mosaico, ogni tassello non solo è testimone ma anche autore di un grande affresco inedito e stupefacente.

Il mio invito quindi non è solo quello di aderire all’iniziativa di Beppe Grillo, ma pure quello di trasformarvi in BARBARO e di pubblicare la vostra capacità creativa.


ALDO VINCENT



P.S.
Se volete conoscere l’opinone di un avvocato sulla legge Cassinelli, andate qui:


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