per i tipi del Melangolo con
testo originale a fronte e' uscito IL NULLA E LE TENEBRE di Fredegiso di Tours,
un Diacono della Corte di Carlo Magno che attorno all'ottavo secolo ad
Aquisgrana con questo testo, l'unico che ci sia pervenuto in forma integrale,
fece nascere un lucido e drammatico dibattito che si protrasse per tutto l'Alto
Medioevo.
(Queste cose, naturalmente,
non le cito per te, poiche' ti so e ti sento. Le cito per risparmiarti di
scrivere alcune note esplicative ad uso e consumo dei nostri dodici amici che
ancora non lo conoscessero e lasciarti il tempo per affondare la penna nella
materia viva.)
Dicevo dibattito drammatico
perche' a differenza di adesso dove queste disquisizioni si fanno quando si e'
pieni di vino se sei in Veneto, da fumato se sei alternativo, da scoppiato se
frequenti i salotti borghesi, allora facevano rischiare il collo.
E pure Carlo Magno, che
qualche dubbio lo nutriva, mando' una lettera ad un suo fido consigliere in
Irlanda, tale Dungalo per avere lumi in proposito.
Ma di cosa si dibatteva, di
grazia?
Beh, in poche parole
Federgiso si chiedeva: cosa significa la parola NULLA?
E' forse questo NULLA una
parola che usiamo per definire qualcosa che non esiste? Ma allora non si
trattera' forse che la cosa da esso significata e' UNA COSA , un'entita',
consistente nel non avere niente dentro di se' ma di fatto gia' per se stessa
una cosa?
E le TENEBRE, cosa sono le
tenebre se non la mancanza di luce?
E quelle tenebre "da
potersi toccare" della Bibbia che dice che Dio chiamo' giorno la luce e
notte le tenebre, ma allora che cosa erano le tenebre se addirittura meritavano
un nome da Dio?
Ma non e' forse vero che
prima del mondo c'era il Nulla da cui tutto ebbe conseguenza?
Non vorrei andare troppo
lontano anche perche' quello che mi preme di dirti e' tutt'altra cosa. Intanto
la filosofia moderna ha liquidato da tempo questo Nulla dicendo che non e' un
nome ma si tratta di una particella logica che usiamo per esprimere qualcosa
che non c'e'. Per spiegarci il nulla non e' "IL" niente ma e' il NON
qualcosa espresso in un discorso.
In principio era il Verbo,
che vagava sul nulla e sulle tenebre. Nulla e' il vuoto che precede il mondo,
nulla e' la solitudine di Dio.
"Come puoi trattare il
nulla?" si chiede Fredegiso " mentre diciamo "Il nulla non
esiste" gia' gli conferiamo un'esistenza.
Esattamente come dicevo io
quando mi permettevo di affermare che l'Ateo che discute dell'esistenza di Dio
invece che negarlo lo afferma.
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