QUESTO È IL WEEKEND IN CUI FACEBOOK
MANDA AFFANCULO TUTTI GLI EDITORI DEL MONDO. DOPO AVER SUCCHIATO I LORO
CONTENUTI E AVERLI RESI DIPENDENTI DALLA VISIBILITÀ GARANTITA DAL
SOCIAL, ZUCKERBERG ANNUNCIA CHE CI FARÀ VEDERE PIÙ POST DI AMICI E PARENTI E MENO NOTIZIE E VIDEO VIRALI - LE RAGIONI SONO DUE: UNA ECONOMICA, E UNA POLITICA. CHE FINE FARANNO QUELLI CHE CAMPANO SOLO GRAZIE ALLA VIRALITÀ?
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1. FACEBOOK MANDA A QUEL PAESE GLI EDITORI PER TORNARE ALLE ORIGINI IMPICCIONE E TOGLIERSI DI TORNO LE ROGNE POLITICHE
zuckerberg
DAGONOTA - Questo
è il weekend in cui Facebook, il primo editore al mondo, manda a quel
paese tutti gli altri editori, gli stessi che in questi anni hanno
legato il loro destino (a volte la loro sopravvivenza) al social network
e gli hanno permesso di offrire un flusso continuo di contenuti ai suoi
oltre 2 miliardi di utenti. Zuckerberg ha annunciato che tornerà a dare
più visibilità ai post di amici e parenti e meno a quelli di siti di
informazione e aziende che usano la piattaforma per farsi pubblicità.
Questa
correzione è avvenuta già in passato, con una certa regolarità. Ma ogni
volta l’algoritmo si ri-calibrava per seguire le tendenze di ciascuno
di noi. Facebook di colpo ti mostrava le torte di tua zia Concetta e le
vacanze del compagno delle elementari con cui mai avevi scambiato mezzo
like? Se li ignoravi e continuavi a cliccare notizie e video, quelli
tornavano a essere la parte dominante del tuo News Feed.
Stavolta
pare diverso. La modifica sarà duratura. Le ragioni sono economiche e
politiche. Innanzitutto, gli inserzionisti di Facebook si ‘nutrono’ dei
nostri affaracci privati. Se non condividiamo i luoghi in cui ci
troviamo, se smettiamo di fotografare amici, parenti, vestiti e film,
non possono conoscere e monetizzare i nostri gusti. E a forza di vedere
notizie politiche o video virali di gattini, tendiamo a pubblicare meno
informazioni private, e Facebook invece del deposito dei nostri dati
privati diventa un semplice aggregatore di notizie.
ZUCKERBERG CON LA FIGLIA
Se
invece ci troviamo davanti la cena del collega, è più probabile che –
in un processo di emulazione/competizione – anche noi saremo invogliati a
concedere un pezzo di vita privata. Quando una cosa la fanno tutti, ci
sentiamo meno scemi a farla. Lo stesso Zuckerberg ha iniziato da qualche
anno a condividere tutti i momenti più intimi della sua vita familiare.
Poi
c’è un tema molto politico: con la Brexit, la candidatura e la vittoria
di Trump e l’ascesa di movimenti anti- o post-politici, il faro del
politicamente corretto è stato puntato sui social network, e da un paio
d’anni viviamo nella bolla delle fake news (vere o presunte).
La vittoria del puzzone arancione ha fatto sbarellare tutti, e invece di
guardare alle ragioni profonde di questo evento, media ed esponenti
politici sono andati all’inseguimento di 100mila dollari di inserzioni
su Facebook provenienti dalla Russia, per trovare un deus ex machina altrettanto puzzone che spiegasse il fallimento di giornalisti, esperti, sondaggisti.
Zuckerberg,
messo all’angolo, si è messo a promettere cose che non poteva
garantire: la polizia del pensiero, la censura delle informazioni fake,
la preminenza delle fonti ‘pregiate’. Una simile operazione non solo è
praticamente impossibile e richiederebbe l’impiego di altre decine di
migliaia di persone. Va contro ogni principio libertario e menefreghista
della Silicon Valley.
Se in America e in Europa ci siamo convinti che esista un modo semplice e democratico per determinare con certezza cosa è fake
e cosa no – tanto che il governo tedesco ha creato un dipartimento
ministeriale con questo compito – nel resto del mondo è spesso un regime
autoritario a stabilire la ‘potabilità’ delle notizie.
Creare la polizia del pensiero social darebbe potere assoluto agli Xi Jinping e agli Erdogan di tutto il mondo di bollare come fake
ciò che viene pubblicato dai dissidenti o non è in linea con la
propaganda governativa. Sarebbe la fine di Facebook, che non sarebbe più
manovrato dagli algoritmi di Palo Alto ma da migliaia di burocrati
sparsi per il mondo.
La
svolta di questi giorni permette a Zuckerberg di aggirare l’ostacolo:
invece della milionesima invettiva contro la Boldrini, che scatena la
reazione della Presidente, i cori di solidarietà dal Pd e la cattiveria
di Salvini (ovvero una serie di rogne da gestire), Facebook ti farà
vedere il neonato della tua cassiera. Problema risolto.
zuckerberg san francisco 4
Non
è risolto però il destino delle migliaia di siti di informazione,
pagine satiriche, creatori di video virali, che hanno puntato tutto su
Facebook. Che fine faranno? Zuckerberg pur di non avere più grane
politiche e tornare alle origini impiccione della sua invenzione è
disposto a rinunciare a centinaia di milioni di dollari che questi
soggetti garantivano sotto forma di contenuti sponsorizzati e traffico
garantito.
Due
cose potrebbero succedere: che gli utenti torneranno a seguire siti di
informazione e video virali digitando i loro nomi sul browser e su
Youtube. Oppure, visto che siamo tutti abituati a muoverci solo
all’interno di qualche social network, finiranno in un cono d’ombra da
cui sarà difficile riemergere.
2. ZUCKERBERG CAMBIA FACEBOOK: MENO SPAZIO AI MEDIA, PIÙ AD AMICI E PARENTI
Arcangelo Rociola per www.agi.it
Facebook
ha introdotto cambiamenti radicali all'algoritmo che ci fa visualizzare
i contenuti in bacheca. In un post pubblicato nella tarda serata di
giovedì 11, Mark Zuckerberg ha annunciato che ridarà centralità ai
contenuti pubblicati dagli amici e dai parenti togliendo invece spazio
ai contenuti pubblicati dai siti di informazione, blog, e quelli delle
fanpage dei prodotti. Si tratta di fatto del cambiamento più importante
fatto da Facebook al proprio news feed negli ultimi anni. Il secondo
annunciato da Zuckerberg in pochi giorni, dopo quello sulla necessità di
decentralizzare il social.
Nelle
prossime settimane, gli utenti inizieranno a vedere meno video e
articoli di notizie condivisi dalle fanpage delle testate
giornalistiche. Al contrario, Facebook evidenzierà i post degli amici
con cui abbiamo interagito di più, o quelli più commentati e apprezzati
dalle persone che conosciamo. "Vogliamo assicurarci che i nostri
prodotti non siano solo divertenti, ma che siano utili alle persone", ha
affermato Zuckerberg nel suo post. "Abbiamo bisogno di riorientare il
sistema".
"Nel
2018 vogliamo assicurarsi che il tempo che trascorriamo tutti su
Facebook sia tempo ben speso", ha scritto Zuckerberg nel suo post.
"Abbiamo creato Facebook per aiutare le persone a rimanere in contatto
tra di loro. Ecco perchè abbiamo sempre messo gli amici e la famiglia al
centro. Alcune ricerche dimostrano che il rafforzamento delle nostre
relazioni migliora la nostra felicità. Ma recentemente abbiamo ricevuto
dalla nostra community delle lamentele sul fatto che i contenuti dei
media e dei marchi stavano rimpiazzando i momenti personali, quelli che
ci portano a rimanere in contatto con gli altri".
Zuckerberg
ha quindi ammesso che "video e altri contenuti pubblici sono esplosi su
Facebook negli ultimi due anni" e che "dal momento che ci sono più
contenuti pubblici che post di amici e familiari, è tempo di spostare il
feed delle notizie verso la cosa più importante che Facebook può fare:
aiutarci a connetterci l'uno con l'altro".
"Abbiamo
studiato attentamente questa tendenza", ha continuato il numero uno di
Facebook nel suo post, "attraverso ricerche universitarie e del nostro
team. Quello che mostrano i risultati [delle ricerche] è che quando
usiamo i social media per rimanere connessi con le persone a cui teniamo
viviamo meglio. Possiamo sentirci meno soli, e questo è legato alla
nostra felicità e alla nostra salute". Mentre "d'altra parte, leggere
passivamente articoli o guardare video - anche quando sono divertenti o
informativi - potrebbe non essere altrettanto positivo [per la nostra
felicità e la nostra salute]".
Zuckerberg
ha quindi annunciato che cambierà Facebook: "Sto cambiando l'obiettivo
del nostro team che lavora al prodotto: dovranno cominciare a fare in
modo che sulle bacheche comincino a comparire di più quei post che ci
portano interazioni sociali significative. Abbiamo già cominciato a fare
queste modifiche lo scorso anno", ha poi concluso Zuckerberg, "Il primo
cambiamento che vedrete sarà nel News Feed, dove vi potrete aspettare
di vedere di più dai vostri amici, dai vostri familiari e dai gruppi",
ma "Vedrete meno contenuti pubblici da aziende, marchi e media".
We built Facebook to help people stay connected and bring us closer together with the people that matter to us. That's why we've always put friends and family at the core of the experience. Research shows that strengthening our relationships improves our well-being and happiness.
But recently we've gotten feedback from our community that public content -- posts from businesses, brands and media -- is crowding out the personal moments that lead us to connect more with each other.
It's easy to understand how we got here. Video and other public content have exploded on Facebook in the past couple of years. Since there's more public content than posts from your friends and family, the balance of what's in News Feed has shifted away from the most important thing Facebook can do -- help us connect with each other.
We feel a responsibility to make sure our services aren’t just fun to use, but also good for people's well-being. So we've studied this trend carefully by looking at the academic research and doing our own research with leading experts at universities.
The research shows that when we use social media to connect with people we care about, it can be good for our well-being. We can feel more connected and less lonely, and that correlates with long term measures of happiness and health. On the other hand, passively reading articles or watching videos -- even if they're entertaining or informative -- may not be as good.
Based on this, we're making a major change to how we build Facebook. I'm changing the goal I give our product teams from focusing on helping you find relevant content to helping you have more meaningful social interactions.
We started making changes in this direction last year, but it will take months for this new focus to make its way through all our products. The first changes you'll see will be in News Feed, where you can expect to see more from your friends, family and groups.
As we roll this out, you'll see less public content like posts from businesses, brands, and media. And the public content you see more will be held to the same standard -- it should encourage meaningful interactions between people.
For example, there are many tight-knit communities around TV shows and sports teams. We've seen people interact way more around live videos than regular ones. Some news helps start conversations on important issues. But too often today, watching video, reading news or getting a page update is just a passive experience.
Now, I want to be clear: by making these changes, I expect the time people spend on Facebook and some measures of engagement will go down. But I also expect the time you do spend on Facebook will be more valuable. And if we do the right thing, I believe that will be good for our community and our business over the long term too.
At its best, Facebook has always been about personal connections. By focusing on bringing people closer together -- whether it's with family and friends, or around important moments in the world -- we can help make sure that Facebook is time well spent.
TRADUZIONE:
Una delle nostre grandi aree di focus per il 2018 è assicurarsi che il tempo che spendiamo tutti su Facebook sia tempo ben speso.
Abbiamo costruito facebook per aiutare le persone a rimanere in contatto e avvicinarci con le persone che contano per noi. E ' per questo che abbiamo sempre messo amici e familiari al centro dell'esperienza. La ricerca dimostra che il rafforzamento delle nostre relazioni migliora il nostro benessere e la nostra felicità.
Ma recentemente abbiamo ricevuto un feedback dalla nostra comunità che i contenuti pubblici -- post di aziende, marchi e media -- stanno affollamento i momenti personali che ci portano a connettersi di più tra di noi.
E ' facile capire come siamo arrivati qui. Video e altri contenuti pubblici sono esplosi su Facebook negli ultimi due anni. Dato che ci sono più contenuti pubblici rispetto ai post dei tuoi amici e familiari, l'equilibrio di ciò che è nella sezione notizie si è spostato dalla cosa più importante che facebook può fare -- aiutarci a connettersi tra di noi.
Ci sentiamo responsabili di assicurarci che i nostri servizi non siano solo divertenti da usare, ma anche bene per il benessere delle persone. Abbiamo studiato questa tendenza con attenzione guardando la ricerca accademica e facendo la nostra ricerca con esperti di spicco presso le università.
La ricerca dimostra che quando usiamo i social media per entrare in contatto con le persone a cui teniamo, puo ' essere un bene per il nostro benessere. Possiamo sentirci piu 'legati e meno soli, e questo si ricollega a misure a lungo termine di felicita' e salute. D' altro canto, leggere passivamente articoli o guardare video -- anche se sono divertenti o informativi -- potrebbe non essere altrettanto buono.
In base a questo, stiamo facendo un importante cambiamento nel modo in cui costruiamo facebook. Sto cambiando l'obiettivo che do alle nostre squadre di prodotti di concentrarsi sull'aiutarti a trovare contenuti pertinenti per aiutarti ad avere interazioni sociali più significative.
L' anno scorso abbiamo iniziato a fare dei cambiamenti in questa direzione, ma ci vorranno mesi perché questa nuova attenzione possa passare attraverso tutti i nostri prodotti. Le prime modifiche che vedrai saranno nella sezione notizie, dove puoi aspettarti di vedere di più dai tuoi amici, familiari e gruppi.
Mentre lo facciamo, vedrai meno contenuti pubblici come i post di aziende, marchi e media. E il contenuto pubblico che vedi di più sarà tenuto allo stesso standard -- dovrebbe incoraggiare interazioni significative tra le persone.
Per esempio, ci sono molte comunità molto strette intorno a programmi televisivi e squadre sportive. Abbiamo visto persone interagire molto piu ' con i video in diretta che con quelli normali. Alcune notizie aiutano a avviare conversazioni su questioni importanti. Ma troppo spesso oggi, guardare video, leggere notizie o ricevere un aggiornamento della pagina è solo un'esperienza passiva.
Ora, voglio essere chiaro: facendo questi cambiamenti, mi aspetto che il tempo che le persone spendono su Facebook e alcune misure di ingaggio si andare. Ma mi aspetto anche che il tempo che passi su Facebook sarà più prezioso. E se facciamo la cosa giusta, credo che sarà un bene per la nostra comunità e per la nostra attività anche a lungo termine.
Al Massimo, Facebook ha sempre avuto contatti personali. Concentrandosi sul avvicinare le persone -- che si tratti di famiglia e amici, o di momenti importanti nel mondo -- possiamo assicurarci che facebook sia ben speso.
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