LA GUERRA DIGITALE È ALLE PORTE - PERCHÉ IL
5G È COSÌ IMPORTANTE NEGLI EQUILIBRI GEOPOLITICI DEL FUTURO? PERCHÉ CHI
HA IL PRIMATO DELLA RETE AVRÀ IL CONTROLLO DI TUTTA LA TECNOLOGIA
CONNESSA, DALLE SMART CITIES AI FRIGORIFERI FINO AGLI OSPEDALI PASSANDO
OVVIAMENTE PER I VOSTRI TELEFONINI - IL LIBRO DI LUCA E FRANCESCA
BALESTRIERI
-
Paolo Travisi per “il Messaggero”
LUCA E FRANCESCA BALESTRIERI - GUERRA DIGITALE
5G.
Una sigla che è la promessa di una seconda rivoluzione digitale, con
impatti dirompenti e imprevedibili nell'economia globale e nel tessuto
socio-culturale dei continenti. E che sul piano politico sta scatenando
una nuova guerra fredda per il controllo tecnologico. Stati Uniti e
Cina, i due estremi di un mondo bipolare, che misurano la loro forza
hi-tech sui derivati del 5G: l'intelligenza artificiale, l'Internet of
Things, l'automazione intelligente, lo sviluppo di supercomputer con
tecnologia quantistica.
Una
vera Guerra digitale, come recita il titolo del libro di Luca
Balestrieri, dirigente Rai e docente di economia e gestione dei media
all'Università Luiss, scritto insieme alla figlia Francesca Balestrieri,
ricercatrice nel campo della matematica pura. «La rivoluzione digitale
odierna non è solo la prosecuzione degli ultimi tre decenni di
trasformazione digitale» iniziata con la diffusione dei computer,
Internet, telefoni cellulari, poi smartphone, spiega Balestrieri, «ma è
paragonabile al primo industrialismo di fine 700, è come possedere il
primato dell'elettricità».
IL CONTROLLO
Non
solo, quindi, il controllo di una singola tecnologia, perché il 5G è
l'abilitatore di una serie di progressi tecnologici interconnessi, che
formano un cluster tecnologico. «Il 5G cambia il paradigma dello
sviluppo industriale e poiché siamo in un mondo iperconnesso, gli
scontri per averne il controllo anche a costo di invertire il processo
di globalizzazione è più immediato».
Ecco
allora che in Guerra digitale gli autori analizzano i macro segmenti
tecnologici che misurano il terreno di scontro: la realizzazione di
supercomputer dotati di chip che superano la logica binaria, e si
fondano sul calcolo quantistico (quantum computing), il deep learning
basato su «sistemi di reti neurali artificiali, che prendono a modello
il cervello umano», lo sviluppo della robotica «con la danza dei robot
che gestiscono i giganteschi magazzini di Amazon o di Alibaba», si legge
nel libro.
smart city
E
ancora le smart cities, con l'esempio di Hangzhou, metropoli cinese con
sei milioni di abitanti, solo una delle cinquecento città del Paese
impegnate a trasformarsi in città intelligenti attraverso la
riorganizzazione dei servizi urbani. Lo sviluppo delle nuove tecnologie
ha messo in connessione i grandi gruppi, Google, Amazon, Apple, Facebook
da una parte, e Alibaba, Huawei, Tencent dall'altra solo per citare i
big players con l'apparato politico e statale dei rispettivi paesi.
trump xi jinping
«Il
5G ha velocizzato lo scontro rendendolo più brutale. Obama si era reso
conto di essere indietro nelle telecomunicazioni, ma Trump ha innescato
la conflittualità geopolitica, cercando di colpire aggressivamente
l'avversario, tentando di rompere le supply-chain del 5G prima che si
sviluppassero» spiega Balestrieri. In Cina invece si cerca di giocare
d'anticipo, «costruendo la sfida tecnologica su una crescita economica,
partendo dallo sviluppo di tecnologie rivolte al mercato da parte di
soggetti che operano nel mercato», si legge nel testo.
LA FILIERA
Un
esempio è quello del colosso Alibaba, «che presidia tutta la filiera,
dal supercomputer fino al portatile per vedere le serie tv. E Amazon
segue l'esempio». In Cina sono avanti anche nella fornitura di prodotti e
servizi finanziari, «dove hanno bypassato il pagamento con le carte di
credito, passando direttamente agli smartphone».
proteste contro il 5g 3
Balestrieri
è convinto che il vero carburante del 5G siano i dati, con tutti i
problemi già noti sul rischio della perdita di privacy e della
limitazione della libertà individuale. E i consumatori costituiscono
«una miniera di dati per l'IA, il cuore di questa nuova rivoluzione
digitale, che impara mangiando dati, per realizzare servizi sempre più
efficienti che conquistano il consumatore, disposto a dare ancora più
dati, creando un circolo molto virtuoso, essenziale per chi controlla le
tecnologie».
5g smart city donald trump xi jinping
Ecco
perché nel bipolarismo America-Cina, in cui gli oligopoli digitali si
muovono in stretto contatto con il sistema-paese, bisogna essere i
primi. E chi sta nel mezzo? «Il 5G creerà vincenti e perdenti a livello
mondiale. L'Europa - stretta tra i due blocchi- rischia di essere
ridotta a una miniera di dati, pur avendo soggetti industriali molto
forti, ma deve avere una visione integrata di politica industriale». E
l'Italia? «Ci sono molte startup, programmi per lo sviluppo del 5G,
tante potenzialità ma bisogna avere logiche competitive continentali e
muoversi più rapidamente».
MEME SU GOOGLE E HUAWEI xi jinping 5g tim 5g
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