LA PISTA BULGARA DELLE PANZANE! LA CATENA DEI SITI SPARABUFALA CONTRO GENTILONI PORTA A SOFIA - LA RICERCA DI DUE INFORMATICI: QUESTI SITI HANNO SEDE IN BULGARIA E SFRUTTANO ANCHE IL NOME "5 STELLE'' - LA BOLDRINI CHIEDE A QUATTRO ESPERTI UN AIUTO PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DELLE FAKE NEWS
SITI BUFALA
Martedì,
neanche ventiquattr' ore dopo aver giurato al Quirinale col nuovo
governo, Paolo Gentiloni era già sommerso da una valanga di insulti su
Facebook. Un post in particolare è diventato viralissimo, ricevendo
decine di migliaia di like in poche ore e pompando a sua volta odio, e
eventuali diffamazioni sul nuovo presidente del Consiglio.
Sul
sito «Libero Giornale» (nulla a che fare né con Libero né col Giornale)
gli si attribuiva la seguente frase: «Gentiloni choc: "Gli italiani
imparino a fare sacrifici e la smettano di lamentarsi"». Naturalmente
Gentiloni non ha mai pronunciato quelle parole; il post ha generato
tanto traffico pubblicitario (e discredito anti-casta).
Le
tre bufale più condivise in assoluto negli ultimi 15 giorni in Italia
vengono dallo stesso sito, che il primo dicembre aveva viralizzato un
altro post, su 35 arresti di «politici legati al Pd» e pronti a truccare
il voto referendario; notizia inventata, ma record: al momento tira
ancora e supera le 147 mila condivisioni. Insomma, chi c' è dietro
questo sito?
Due
debunker italiani - tra i professionisti più stimati nel ramo - lo
svelano stamane sul sito attivissimo.blogspot.com, pubblicando la prima
puntata di un' analisi e un tracciamento che hanno condotto. I due sono
Paolo Attivissimo, commentatore informatico, e David Puente, informatico
e tracciatore di fake news (oltre che ex dipendente della Casaleggio
associati, da cui uscì anni fa in una stagione molto diversa dalla
attuale.
SITI BUFALA
Oggi
gestisce il sito specializzato davidpuente.it). «Liberogiornale.com -
scrivono - non è un semplice sito d' informazione amatoriale che sbaglia
o un sito di "satira e finzione" (come asserisce in caratteri
piccolissimi in un angolo ben nascosto): è una fabbrica professionale di
panzane.
Pubblica
intenzionalmente balle per fare soldi. Fa parte di una rete
professionale occulta di siti sparabufale che ha ramificazioni anche
fuori dall' Italia». Ieri tra l' altro Laura Boldrini ha raccontato di
aver chiesto a quattro esperti un aiuto per contrastare la diffusione
delle fake news: oltre a Puente e Attivissimo, anche Walter
Quattrociocchi del CSSLab dell' Imt di Lucca, e Michelangelo Coltelli
(di Butac.it).
I
siti di presunta satira come «Libero Giornale», scrivono Attivissimo e
Puente, «spesso storpiano in modo ingannevole i nomi di testate molto
note, come Ilfattoquotidaino.com (non è un refuso: è proprio
quotidaino), News24tg.com o Gazzettadellasera.com. L' intento sembra
piuttosto evidente: ingannare i lettori».
SITI BUFALA MECCANISMO PUBBLICITA'
I
nomi dei titolari di questi siti sono nascosti. «Libero Giornale» è
intestato alla società Domains by Proxy LLC. Ma seguendo la pubblicità,
Attivissimo e Puente sono risaliti a un filo, usando i dati pubblici del
web o dei social: «Questi siti usano una stessa fonte, e addirittura lo
stesso account publisher (denominato "kontrokultura"), per i propri
banner pubblicitari.
La
fonte è la società Edinet, sede a Sofia, in Bulgaria. I suoi dati
pubblici sono nel registro del Ministero della Giustizia bulgaro. Il
sito della società è Edinet.bg, il cui "Chi siamo" (scritto,
stranamente, in italiano) spiega che si tratta di un "Gruppo editoriale"
che ha uffici "in Francia, Germania, Slovenia e soprattutto Italia. I
componenti e collaboratori di Edinet sono al 90% Italiani ed è proprio
in Italia che sono puntate tutte le nostre risorse". Ma che sorpresa. Il
registro del ministero bulgaro indica anche il nome del titolare: Carlo
Enrico Matteo Ricci Mingani».
Ulteriori
loro ricerche individuano poi un comunicato stampa in cui Matteo Ricci
si definisce «come "responsabile delle pubblicazioni" di Edinet Ltd. Il
comunicato annuncia che "Edinet Ltd ha rilevato il gruppo
KontroKultura". Guarda caso, lo stesso nome usato per l' account
pubblicitario. Matteo Ricci si vanta di gestire "oltre 30 testate
online"».
Quali
altri siti ospitano i banner pubblicitari di Edinet, con l' account
«kontrokultura»? «Oltre a Gazzettadellasera.com e Liberogiornale.com
spuntano News24europa.com, News24tg.com, Notiziea5stelle.com e altri
ancora». Notevole che Ricci Mingani usi anche il nome "5 stelle". Il M5S
potrebbe chiedere i danni. Finora non l' ha fatto.
Attivissimo
e Puente, nelle puntate successive, parleranno del meccanismo Facebook
attraverso cui, con una serie di pagine e vari gruppi di "fan club
politici", si svela, «intorno a questi siti, uno stuolo di promotori e
"pompatori" di queste false notizie sui social network: complici
consapevoli e inconsapevoli». Camere dell' eco, più o meno individuabili
e profilate, attraverso cui il dibattito politico italiano risulta
drogato.
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