I SOCIAL MIETONO UN'ALTRA VITTIMA: I SEGNI DI INTERPUNZIONE! - UNA RICERCA RIVELA COME I GIOVANI, DALLA GRAN BRETAGNA ALL'ITALIA, ABBIANO CANCELLATO LA PUNTEGGIATURA ABUSANDO DI ABBREVIAZIONI ED EMOTICON - IL FILOLOGO LUCA SERIANNI: "DA NOI È PIÙ A RISCHIO DI ESTINZIONE IL PUNTO E VIRGOLA"
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apostrofo al tempo dei social
Enrico Franceschini e Ilaria Venturi per “la Repubblica”
"Un
bacio è l'apostrofo rosa fra le parole t'amo", afferma il celebre motto
di Edmond Rostand. Ma addio aforisma, se scompare l' apostrofo: e chi
scrive email, messaggini, post sui social network, dell' apostrofo fa
volentieri a meno. La conseguenza, rivela una ricerca della Tasmania e
della Coventry University, è che non sappiamo più usare questo segno di
punteggiatura.
Tra
gli studenti dell' università australiana, soltanto il 13 per cento lo
utilizza correttamente nelle parole plurali e appena più della metà al
singolare. Se si aggiunge che l' indagine riguarda giovani in odore di
laurea, si può immaginare che tra la popolazione generale siano ancora
più numerosi coloro che ignorano dove mettere la "virgoletta
sopraelevata", come la definisce il dizionario.
La
decadenza dell' apostrofo viene da lontano: i primi studi sull'
argomento risalgono al 1922 e, allo scopo di difenderlo, in Inghilterra
esiste addirittura una Apostrophe Protection Society. «Ma l' odierna
prevalenza delle comunicazioni digitali ne accelera il declino», dice
Nenagh Kemp, curatrice dello studio, al Times di Londra. Il fenomeno non
riguarda soltanto l' apostrofo, bensì tutti i segni di interpunzione:
«Per brevità, sul web molti ne fanno a meno», osserva la docente.
apostrofo
Del
resto il manuale online dell' università della Tasmania raccomanda
specificatamente "una punteggiatura minima per i testi digitali, la cui
lettura è più facile senza virgole o punti e virgole". Eliminare la
punteggiatura non significa necessariamente non conoscerla, ammette la
professoressa Kemp: «Ma utilizzandola sempre meno se ne perde la
padronanza».
I linguisti italiani concordano.
Secondo
il filologo Luca Serianni, da noi è più a rischio di estinzione il
punto e virgola: «Se scomparirà, pazienza, la lingua si trasforma. L'
apostrofo però andrebbe mantenuto. Fu l' umanista Pietro Bembo a
introdurlo in tutta Europa e auguro agli inglesi, dopo la Brexit, di
conservare almeno questo legame con il mondo continentale, dopotutto è
un segno che unisce».
La
sociolinguista Vera Gheno rileva un altro comune errore digitale nella
nostra lingua: «Le lettere accentate non riconosciute portano gli
internauti a scrivere po' con l' accento oppure c' è né invece di ce n'
è. E a usare tanti puntini di sospensione invece di tre». A parte "qual
è" scritto con l' apostrofo, «una battaglia persa», anche il critico
letterario Massimo Arcangeli, autore di un saggio sulla "solitudine del
punto esclamativo", vede la questione in termini più ampi: «La
comunicazione digitale amplifica la perdita del legame tra oralità e
scrittura.
apostrofo al tempo dei social
Ad
esempio, lo spazio tipografico non ha più valore, si attacca la virgola
alla parola che segue. Attenzione, perché semplificando i segni si
sfalda l' impianto ortografico. La scrittura digitale crea un modello
per la scrittura in quanto tale». Peccato per "l' apostrofo rosa": vuol
dire che Rostand verrà ricordato come l' autore del Cyrano de Bergerac,
anziché dell' aforisma con cui si incarta una marca di cioccolatini. Ma a
forza di scrivere scorrettamente un sms o un post, dimenticheremo come
si scrive correttamente.
Aldo Vincent
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