La meccanizzazione,
la catena di montaggio e la stampa a caratteri mobili da cui
derivano, ottengono il loro risultato frammentando e segmentando
l'azione in una serie di parti uniformi, mobili e ripetibili. E' come
la tecnica della telefoto: un retino di millimetrici puntini dalle
sfumature dal bianco al grigio al nero, viene analizzato da un
pennello elettronico che li trasmette a distanza dove un altro
pennello elettronico (in inglese scanning
finger, a sottolineare il carattere
tattile e onnicomprensivo di questa tecnologia) scrive puntini dalle
diverse sfumature ognuno senza alcun senso. Solo un'osservazione a
dovuta distanza permette all'occhio di riconoscere la fotografia che
ora esiste in due prototipi. Questa frammentazione trasmessa a
distanza tramite il telegrafo (oggi con i pixel del computer) ha
fatto pensare erroneamente che l'elettricità servisse ad ampliare la
comunicazione. In realtà solo l'hardware si amplia mentre il
software, cioè noi stessi che interagiamo, si contrae. Perché nel
campo creato, non solo si velocizza la comunicazione che diventa
istantanea ma diventa pure multi-direzionale, dando la possibilità
ad ogni fruitore di intervenire, partecipare, modificare il mezzo e
il messaggio.
Non dovrebbe stupire la
grande resistenza dei gruppi economici e di potere verso queste nuove
forme di trasporto di informazioni. Ogni nuova tecnologia corrode i
vecchi sistemi di trasporto di informazioni e merci fino a
distruggerli, così come corrode e modifica fino a distruggerle anche
le nostre convinzioni sociali.
In quegli anni
Kierkegaard pubblicava: Il concetto
dell'angoscia dove analizzava l' ansia
che probabilmente derivava anche dalle nuove tecnologie. Con il
telegrafo infatti era cominciata l'era dell'esteriorizzazione del
proprio sistema nervoso centrale che via via si è amplificato con
l'estensione delle proprie coscienze.
Nel Luglio del 1962 la
Bell Telephone, grazie all'apporto della NASA mise in orbita il
Telestar, primo satellite “trasponder” che con il suo migliaio di
transistor riusciva a rimandare 1.200 canali telefonici o in
alternativa un segnale televisivo. Operò solo qualche mese, poi a
causa di inconvenienti tecnici - tra i quali l'orbita ellittica e non
geostazionaria, e l'interferenza della fascia di Allen, dopo essere
riuscito a trasmettere la fotografia della Statua della Libertà di
New York e la Tour Eiffel tra la BBC e le emittenti americane - cessò
di funzionare.
Il secondo Telestar
divenne operativo il 15 agosto 1963 quando trasmise la prima notizia
tra l'Europa e la CBS. A questo proposito il famoso John Crosby
corrispondente da Parigi e Londra per l'Herald Tribune, scrisse un
articolo tra il serio e il faceto in cui prendeva in giro questa
grande macchina organizzativa che aveva messo in orbita tutto il
necessario per trasmettere programmi televisivi, messaggi telefonici
e tutto il resto fuorché un po' di buonsenso.
Era successo infatti che
il 15 Agosto in Europa fossero quasi tutti in ferie e non avendo
materiale di magazzino per ovvie ragioni, i responsabili europei
cercarono tra i rari filmati arrivati in quel giorno come notizie e
nella ricerca di qualcosa che facesse da comune denominatore per
tutti i popoli della Terra, scelsero un filmato tra quelli che
vengono dati in fondo ai telegiornali, tra le notizie “curiose” e
mandarono in orbita una gara tra mangiatori di salsicce. Crosby notò
l'incongruenza tra lo sforzo economico e organizzativo e si chiese se
fossero soldi ben spesi, visto che venivano in onda notizie che
potevano essere tranquillamente trasmesse a bordo di cammello senza
che si fosse perduta l'essenza della notizia stessa.
Ancora una volta – non
la prima, non certo l'ultima – veniva confuso il mezzo con il suo
contenuto.
Quando nell'ultimo
decennio dell'800 gli uffici furono invasi dalle prime ondate di
dattilografe, le casalinghe vestirono meglio, aumentarono le vendite
dei tagliasigari e sparirono le sputacchiere dagli uffici.
La
macchina per scrivere non solo uniformò la scrittura ma ne cambiò
pure la forma. Immaginate le parole vergate con la torsione del polso
e messe su carta con la forma della vostra calligrafia, che vengono
ibernate in una busta per arrivare a destino ed uscire rivitalizzate
dal lettore che vi riconosce dalla forma della scrittura. Ora con la
macchine per scrivere un ordine, una disposizione data per telefono e
seguita da:”Mi mandi una nota” vede una segretaria che mette in
buon ordine le parole che voi passeggiando dettate come se parlaste
ai vostri interlocutori che ricevendo il messaggio lo riconosceranno
solamente per l'intestazione o per una sigla iniziale. Non cambia
solo la forma ma pure la sostanza, perché questo nuovo mezzo
tecnologico ha avvicinato lo scrivere alla composizione tipografica
di Gutemberg, comprimendo lo scrivere con il comporre e lo stampare.
Infatti l'azione esplosiva dello scrivere a macchina portò i primi
effetti proprio nell'ortografia e nella grammatica facendo impennare
il commercio dei dizionari, degli schedari,delle carte carbone, dei
fogli dal formato unificato, delle imprese di pulizie...
Gli uffici Costi
Tempi e Metodi delle aziende si accorsero presto che la macchina per
scrivere accelerò il dominio del movimento d'informazione e come
conseguenza ogni azienda o struttura burocratica funziona senza alcun
rapporto tra numero dei dipendenti e qualità del lavoro perché ogni
azienda lavora per mantenere la propria struttura indipendentemente
dal lavoro che c'è da fare. Secondo questo principio, per esempio,
il personale degli uffici di una flotta, aumenta man mano che le navi
diminuiscono, perché la struttura del lavoro umano sembra quasi
indipendente dal lavoro da svolgere e la quantità del lavoro, delle
relazioni, dell'intrigo in ufficio per fare carriera non hanno più
senso in quanto l'era della guerra di posizione è finita ed essere
promossi potrebbe voler dire essere rimossi per accedere un gradino
più in alto, ad un livello di incompetenza. Andare avanti potrebbe
significare togliersi di mezzo, meglio rimanere immobili e
invisibili. Pure le donne che con la macchina per scrivere videro
avverarsi il sogno di Nora Elmer (Casa di bambola di Ibsen) di
sbattere la porta di casa per iniziare una vita più autentica e
profonda, si sono trovate in una stanza
degli echi della celebrità istantanea
dove sono rimaste imprigionate.
Nessun commento:
Posta un commento