Abbiamo inserito con i media elettrici
i nostri corpi fisici in sistemi nervosi estesi. Tutte le tecnologie
precedenti, che sono protesi delle mani, dei piedi, dei denti, del
controllo termico del nostro corpo – le città sono protesi del
nomadismo – con l'avvento del computer vengono tradotte in sistemi
d'informazione. Lo stesso computer è la protesi del cervello ma a
differenza delle altre estensioni dei nostri sensi, esso genera un
"campo", che con tutta la tecnologia elettromagnetica,
richiede dall'uomo una docilità profonda come quella della
meditazione poichè egli si trova ora con il cervello fuori dal
cranio ed i nervi fuori dalla pelle. L'uomo deve servire questa nuova
tecnologia con la stessa dedizione da servomeccanismo con la quale
serviva tutte le altre, come la canoa, il mulino, la stampa a
caratteri mobili, e tutte le altre estensioni dei suoi organi fisici.
La differenza però è che tutte le altre tecnologie erano
frammentarie e parziali, mentre questa elettronica è totale,
immediata, istantanea e compatta. L'avvento del Web poi ha fatto sì
che il nostro cervello fuori dal cranio sia diventato un punto
neuronico collegato ai miliardi di altri punti neuronici sulla
superficie della Terra costituendo la massa cerebrale più estesa
oggi conosciuta nell'Universo.
Prosegue il McLuhan:
"Queste nuove tecnologie
elettriche che estendono i nostri nervi ed i nostri sensi in un
discorso globale, possono avere grande influenza sul futuro del
linguaggio perchè non hanno bisogno delle parole così come il
calcolatore non ha bisogno dei numeri. Sono nuove tecnologie che
aprono la strada a nuovi processi della consapevolezza, su scala
mondiale e senza bisogno di verbalizzare. Se il linguaggio con la
mitica Torre di Babele è stato una tecnologia che ha diviso e
frammentato, oggi i computer sono in grado di tradurre un linguaggio
o un cifrario in qualunque altro. Una sorta di condizione
pentecostale di unità e comprensione totale. E' facilmente
prevedibile che la prossima fase non sarà più quella di tradurre ma
di superare i linguaggi a favore di una consapevolezza cosmica assai
simile all'inconscio collettivo, una condizione di "imponderabilità"
che secondo i biologi promette l'immortalità fisica e che potrebbe
avere un parallelo in una condizione di averbalismo capace di
assicurare un periodo di pace e armonia collettiva.
Aldo Vincent
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