Quando John Lasseter capì
il potenziale dell'animazione col computer, dopo il film
TRON a cui
aveva collaborato per la Disney, propose un intero film con le nuove
tecniche in 3D ma la più grande compagnia d'animazione del mondo,
trovò il progetto troppo costoso e licenziò lui ed i suoi
collaboratori che trovarono un impiego presso la Lucas film che
vendette tutto il reparto che chiamò PIXAR a Steve Jobs
(co-fondatore della Apple) per dieci milioni di dollari. Questa nuova
società propose alla Disney di co-produrre i nuovi lungometraggi e
dopo il successo commerciale di Toy Story e altri lungometraggi con
la stessa tecnica, la grande società propose alla PIXAR di rinnovare
il contratto di collaborazione a condizioni più equilibrate.
Ricevutone il rifiuto, per togliersi di torno un pericoloso
concorrente decise di comprarlo pagando 7,4 miliardi di dollari.
Steve Jobs entrò nel consiglio d'amministrazione della Disney e
attualmente è il maggior azionista individuale.
Cosa insegna questa storia
(e un altro migliaio simili)? Che qualsiasi innovazione tecnologica
minaccia l'equilibrio di ogni organizzazione già esistente e che
specie nelle grosse aziende il reparto ricerche è una specie di
laboratorio per isolare le idee pericolose e invitarle ad alzare un
poco la testa per avere con facilità la possibilità di tramortirle.
Pensateci bene: un'azienda leader del settore a cui arriva una
proposta per moltiplicare i profitti attraverso una maggior
produzione dovuta ad una invenzione tecnologica, si trova davanti la
prospettiva di dover ampliare organici, dirigenti, distribuzione con
serie prospettive di rompere equilibri già esistenti. Meglio
comprare aziende “spin-off” cioè uscite dalla costola della
propria tecnologia e acquistare con esse tutta l'organizzazione che
ne consegue.
Un'idea nuova non parte
mai da una grossa struttura già di per sé organizzata, ma da
piccoli organismi freschi di idee e tecnologia che si battono finché
vengono cooptati nella grande organizzazione.
Nessun commento:
Posta un commento