giovedì 20 marzo 2014

In principio fu la paura.

In principio fu la paura.
Gli animali che non hanno paura sono i primi ad essere mangiati dai predatori, ne consegue che l'imprinting si riproduce per generazioni rinforzando la paura. Gli erbivori sono meno intelligenti dei predatori perché devono solo trovare il cibo e scappare mentre chi se li mangia deve elaborare strategie per la cattura. Succede così che i predatori si aggregano, circondano, si avvicinano sotto vento e attaccano. Gli animali che il primitivo caccia, sono tutti più veloci di lui, ma l'Uomo si specializza nella corsa di fondo. L'animale è più veloce ma ha meno resistenza e sul lungo periodo viene raggiunto e ucciso. E' questa parte dell'evoluzione che spinge l'uomo a camminare e correre in posizione eretta, per avere libere le mani, una maggiore capienza polmonare, una vista dell'orizzonte. E' qui che avviene un fenomeno che cambierà le relazioni umane: la posizione eretta abbassa la laringe e modifica il teschio formando una piccola cassa armonica. Gli scienziati hanno notato che i primi insediamenti umani si sono evoluti in luoghi dove ci sono lunghi periodi di pioggia. Non è escluso che la nuova capacità di modulare, relegata a strilli di pericoli o di richiamo, in ambienti chiusi dove regnava la paura abbia potuto generare i primi rudimentali suoni che assomigliassero al linguaggio.
La parola è onnicomprensiva, stacca l'uomo dagli oggetti nei quali altrimenti verrebbe completamente coinvolto, e genera mondi magici.

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Abbiamo detto che la ricchezza si produceva spostando le merci. Nel caso degli animali, non essendoci i frigoriferi, gli armenti, le greggi venivano spostati vivi. Le mandrie partivano da un luogo e arrivavano ad un altro luogo senza fretta, tanto durante il percorso gli animali ingrassavano e aumentavano il proprio valore tanto da essere diventati un succedaneo del danaro e le speculazioni avvenivano proprio durante il percorso. Un investitore comprava una certa quantità di animali e le rivendeva ricavandoci un guadagno. Per non essere costretti ad uccidere gli animali ad ogni passaggio di mano, i commercianti inventarono un sistema ingegnoso: mettevano in un vaso bastoncini sagomati che rappresentavano la quantità di bestiame del gregge o della mandria poi sigillavano il tutto e un'autorità garantiva l'autenticità dell'operazione. questo sigillo valeva una prebenda. Per non rompere i sigilli ad ogni passaggio di mano (e pagare una nuova tassa) si cominciò a disegnare fuori da questi contenitori la quantità di animali che erano racchiusi e fu così che forse iniziarono i numeri, non solo, alcuni segni si trasformarono in quello che sarebbe diventato poi l'alfabeto. L'Alfa è una testa di toro capovolta, la B sta per Beth, le capanne, fidi il serpente divenne la F e così via.

Ecco che siamo in grado di decifrare la poesia che vi ho scritto all'inizio: 

Scrittura evase
Dal Giardino dei Numeri
E sulle ali della Poesia
Saltò il muro
Librandosi…


la scrittura fuggì dal recinto dei numeri e sulle ali della poesia (epica, la prima forma di scrittura occidentale) volò per il mondo librandosi, cioè diventando libri...
Facile, no?




Bene, al termine di questa nostra prima conversazione, dove abbiamo ripercorso la storia della comunicazione, da grido a suono e poi parola prima detta e poi scritta, possiamo riflettere sul metodo usato dal McLuhan per spiegarci la Storia in un modo inedito, oserei dire rivoluzionario. Non cambia nulla dei fatti dell'Umanità ma apre la mente sulle conseguenze. E' un po' come se qualcuno vi dicesse che la storia della Seconda Guerra Mondiale va rivista sotto l'ottica del petrolio, dei giacimenti, dei depositi e dei rifornimenti che cambiarono l'esito di molte battaglie. I fatti storici non cambiano ma si capisce perchè a Pearl Harbour i Giapponesi non distrussero i depositi di benzina, perchè Rommel fermò la sua avanzata nel deserto, perchè alcuni capisaldi vennero difesi strenuamente. Insomma una nuova chiave per la comprensione.

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