giovedì 20 marzo 2014

MENEN E' la prima parola scritta della cultura occidentale.

Il mito greco dell'alfabeto racconta che Giove riconoscente, regalò a Cadmo denti di drago, questi li seminò e scaturirono soldati: immagine sintetica per definire la forza delle lettere dell'alfabeto e del loro impatto su una società tribale e verbale dove la conoscenza, fino allora relegata nel perimetro del tempio e monopolio della casta sacerdotale, liberata dal segno inciso sulla pietra, non si preoccupa più di resistere nel tempo ma corre per vincere lo spazio (i romani arriveranno alla perfezione facendo correre ordini ed eserciti sulle strade). Il potere passa dai sacerdoti ai militari.



MENEN E' la prima parola scritta della cultura occidentale. Vuol dire lo sdegno. Di Achille, figlio di Peleo, sdegnato ( e non irato come tradusse quel gran traduttor dei traduttor d'Omero che fu Vincenzo Monti secondo il Foscolo). Forse Omero non è mai esistito, certo l'Iliade è una raccolta di canti epici di cui non si è ancora persa la tradizione in Sicilia, in Toscana, nelle coste della ex Jugoslavia....



Dopo aver isolato in un perimetro sacro il Sapere, dopo esserselo passato per discendenza e poi per cooptazione tramite un lungo apprendistato, ecco che la Casta sacerdotale acquisì tali e tante nozioni da poter aspirare al potere. Scoprì intanto, attraverso osservazioni durate secoli, che dopo il tramonto, ad Ovest con la notte cominciavano a brillare stelle che tornavano ciclicamente nella stessa posizione. Nacque lo zodiaco, e la costruzione fantastica di alcuni animali tratti dalla posizione delle stelle, coincideva con periodi dell'anno in cui l'apparire di Acquario, per esempio, voleva dire la tracimazione dei fiumi, il Toro la transumanza, i pesci un buon periodo per la pesca, e così via. In pratica i Sacerdoti possedevano sacralmente il calendario e sancivano le feste, le ricorrenze, e i momenti propizi per l'agricoltura e gli allevamenti. Acquisirono talmente tanto potere che le prime forme di governo furono diarchie: il Re e il Sacerdote con gli stessi poteri.

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