lunedì 31 marzo 2014

marijuana, pejote o altri mezzi per confondere la mente

A prima vista appare difficile trovare nessi che accomunino l'alcol, la marijuana e il gioco d'azzardo analizzati tutti insieme dal McLuhan quali mezzi di comunicazione di massa. Intanto perché nelle varie culture il loro consumo assume significati diversi. Nel mondo alfabetizzato occidentale, individualistico e frammentato, una sbornia è un modo festoso di coinvolgimento. Gli americani e gli inglesi per esempio vanno alle feste portando con sé una bottiglia d'alcol come contributo alla sbornia collettiva. Diverso, in una società tribale o altamente auditiva e coinvolgente, la sbornia individuale serve a distruggere i legami collettivi e sociali. L'assunzione di marijuana, pejote o altri mezzi per confondere la mente sono vissuti da giovani alfabetizzati come provocazione collettiva musicale o sessuale, mentre in organizzazioni tribali assume il ruolo di rito d'iniziazione o esperienza mistica.
Pure il gioco d'azzardo, proibito in occidente ed esercitato solo in luoghi privilegiati, è in altre culture una strada ben accetta per dimostrare iniziativa imprenditoriale o intelligenza. Il Tavli, per esempio, il gioco che in occidente chiamiamo Backgammon e giochiamo con una sola regola, dalla Grecia, in tutto il Medio Oriente fino all'Indonesia viene giocato con una serie di varianti che non solo fanno assumere al giocatore un pensiero tridimensionale, ma alla complicanza delle regole, si aggiunge un primo dado per complicare la strategia con la buona sorte ed un secondo per moltiplicare la puntata. Una volta completato il percorso, si ricomincia ma non d'accapo bensì tornando indietro e una terza partita capovolge le regole con cui si erano giocate le prime due.
Potremmo affermare che quello che è una virtù tribale in occidente viene considerato come “il” vizio capitalistico.
Quando gli americani tornarono dai bagni di sangue delle trincee della prima guerra mondiale, nel loro paese trovarono il proibizionismo, un modo con cui lo Stato riconosceva che la guerra aveva tribalizzato e affratellato un'intera generazione a tal punto di diventare una minaccia per una società individualistica. In Inghilterra questo proibizionismo, edulcorato, è durato fino agli anni novanta con i “Pubs” aperti per pochissime ore al giorno in orari non lavorativi.


Quando saremo pronti a legalizzare il gioco d'azzardo, sarà come annunciare al mondo che la società individualistica è finita e che siamo pronti per ritornare alla società tribale (al villaggio globale elettronico) viceversa, legalizzando le droghe leggère non solo avremo imposto una vecchia concezione di società individualistica, ma mezzi di comunicazione di massa verranno usati per spiegarci che l'operazione, sotto l'aspetto economico, era altamente conveniente. Sarà l'unico modo per far cambiare idea ai moralisti.  

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